Presentato il primo report semestrale: quasi 250 interventi: «Ora potenziamo servizio»
Duecentoquarantadue interventi effettuati, di cui 201 per trasporto disabili, 30 consegne farmaci a domicilio, 11 attività contro la solitudine; e, ancora, 38 tra operatori socio sanitari e volontari impiegati; 9.091 kilometri effettuati a bordo del Fiat Doblò F-Style dedicato allo spostamento e all’accompagnamento dei disabili e delle persone a ridotta capacità motoria.
Sono questi i numeri prodotti dal progetto Io Non sono Solo, il progetto solidale promosso da Anteas Rossano, che in appena sei mesi è diventato il punto di riferimento per tantissimi cittadini di Corigliano-Rossano che grazie ai servizi offerti dall’associazione sono riusciti ad abbattere il muro dell’isolamento domestico. Un progetto in tante declinazioni, perennemente in progress, ovviamente plurale e inclusivo, spinto dal dinamismo dei soci e dalle tante professionalità che il sodalizio è riuscito ad aggregare e mettere in campo.
A snocciolare con entusiasmo i dati (pubblicati sul portale associativo www.anteasrossano.it) di quello che già da ora può essere definito un progetto di indubbio successo è il presidente dell’Associazione Nazionale per la Terza Età Attiva per la Solidarietà (ANTEAS) di Rossano, Giovanni Fragale.
Intanto, nel corso del briefing semestrale delle attività, il gruppo dei soci volontari attivi ha annunciato anche il primo evento pubblico che Anteas terrà il prossimo Settembre 2020 a Corigliano-Rossano per presentare il primo report delle attività del progetto “Io non sono solo”, rientrante nei programmi di utilità regionale della “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” (328/2000).
«Scoprire che Io non sono solo – dicono i soci volontari attivi Anteas – è diventata un’iniziativa di riferimento per tanti cittadini del territorio, soprattutto di quelli che rappresentano le fasce più deboli della società, non solo ci riempie d’orgoglio quanto ci investe di un impegno non di poco conto: quello di andare avanti, migliorando i servizi e fare sempre meglio. Del resto – precisano – se è vero che l’opera umana più bella è di essere utile al prossimo è altrettanto vero che per realizzare un progetto di solidarietà, oggi, servono competenza, esperienza, dedizione e amore. Elementi sicuramente non rari ma difficili da assemblare. Noi l’abbiamo, ci stiamo riuscendo ed i numeri di questo primo semestre di Io non sono solo ci danno ragione. Sei mesi in cui abbiamo attraversato a pieno l’emergenza pandemica ed il lockdown. Nonostante i rischi e i pericoli del contagio – aggiungono ancora i soci volontari attivi di Anteas Rossano – abbiamo messo in campo l’intera macchina del volontariato, sempre ed unicamente con il sorriso sul volto, portando aiuto gratuitamente a chi ce lo chiedesse. Ed è così che abbiamo assistito, nel rispetto delle norme anti-covid, tanti cittadini nei loro spostamenti per le visite mediche. Abbiamo portato a domicilio farmaci e abbiamo riempito i vuoti della solitudine con la nostra presenza fattiva e attiva. Ora, dicevo, non possiamo fermarci. Anzi, rilanciamo. Ecco perché – concludono – nei giorni scorsi abbiamo espletato le selezioni per ingaggiare 4 nuovi operatori socio-sanitari che possano darci un aiuto concreto e professionale in un servizio per il quale, ci siamo resi conto, c’è tanta richiesta. Noi ci siamo. Perché è in questo momento che dobbiamo camminare insieme, senza lasciare nessuno indietro».
Le selezioni del nuovo personale OSS si sono tenute lo scorso mercoledì 29 luglio nella sede di Anteas Rossano di Viale Margherita nel pieno rispetto delle normative anti-contagio. Alle selezioni, insieme al presidente dell’associazione Giovanni Fragale, erano presenti anche il segretario del progetto, Francesco Spataro, e i soci volontari Margherita Carignola, e Luigi Zangaro.